La chitarra elettrica icona del rock nel 50° dalla nascita: strumenti, musicisti, musiche, mode ed emozioni di mezzo secolo espresse con la 'solid body' ideata dal genio di Leo Fender

Fender Stratocaster: 50 anni di un mito

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Quando la Stratocaster comparve per le prime volte, probabilmente la domanda più ricorrente fu: “Ma è una chitarra, quella?”. Le chitarre elettriche, con la cassa piena, erano state introdotte solo da quattro anni, e comunque la Stratocaster era una chitarra elettrica che aveva un aspetto che solo vagamente ricordava una chitarra. Spiccava il design, moderno e avveniristico. Il profilo ergonomico arrotondato e smussato in precisi punti e la doppia spalla mancante erano cose mai viste prima d'allora. Impressionanti erano poi i congegni di cui era dotata: c’erano ben tre pickup che permettevano la regolazione separata dei poli magnetici per ciascuna corda; c’era uno strano ponte, capolavoro di micromeccanica, che permetteva anch’esso la regolazione separata di ciascuna corda; infine, dal ponte spuntava poi una leva per ottenere l’effetto “vibrato” con un meccanismo misterioso perché non visibile, detto “tremolo sincronizzato”.
Il suono di questo strumento non poteva essere che unico: chiaro, pulito e, allo stesso tempo, squillante e scattante, aveva un mantenimento assai lungo e poteva essere trattato in vari modi: attraverso i controlli di volume e di tono, attraverso il selettore dei pickup e attraverso la leva – tutti aggeggi posti alla portata della mano destra. Anche agli occhi di un chitarrista di allora, la Stratocaster doveva essere tanto unica quanto strana e complessa.
Molti erano scettici sul suo futuro, ma si sbagliavano.
Oggi, infatti, possiamo dire senza possibilità di smentite che la Stratocaster è assai importante nella nella storia della musica. E’ ancor oggi la chitarra elettrica più suonata e più imitata, e la sua fortuna non accenna a diminuire. Spesso la si paragona a marchi come Levis o Coca Cola, la si considera un'icona, un mito; ma in realtà la Stratocaster è molto, molto di più: non solo rappresenta la chitarra elettrica per antonomasia, non solo popola i sogni e i desideri di ogni chitarrista pop-rock; essa ha rappresentato una vera rivoluzione nell'ambito degli strumenti musicali e nelle tecnologie musicali, un punto di non ritorno che, al pari ad esempio del fortepiano di Bartolomeo Cristofori nel Settecento, ha inciso profondamente nella storia della musica del secondo Novecento mostrando ai progettisti nuove soluzioni tecniche e dando accesso ai musicisti a nuove soluzioni sonore.
Questa mostra celebra i cinquant’anni della Stratocaster.
Ma parlare di Stratocaster significa anche parlare del suo inventore: Leo Fender, uno dei più importanti progettisti e costruttori di strumenti del secolo scorso. In fondo, la Stratocaster non è altro che il coronamento di un percorso fatto di ricerche ed esperimenti iniziato da Leo Fender nel 1938 presso il Fender’s Radio Service.
In questo percorso, Fender fu protagonista di due importantissime innovazioni: nel 1950 mise per primo in commercio una chitarra a corpo pieno e l’anno seguente inventò il basso elettrico. Tutto questo era il frutto di una filosofia costruttiva che porterà nel 1954 Leo Fender a giungere alla sua chitarra “definitiva”: la Stratocaster.

ingresso gratuito negli orari di apertura del museo
programma Eventi inaugurali_2004.pdf

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