le origini del madrigale nelle collezioni del Museo della musica
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con Massimo Privitera
a cura di Athena Musica
Il Madrigale, genere fra i più importanti della storia musicale occidentale, è nato in Italia negli anni Venti del Cinquecento, soprattutto per mano di un compositore francese che in quel periodo operava fra Roma, Venezia e Firenze: Philippe Verdelot.
Una prima raccolta delle sue composizioni venne pubblicata nel 1533, ma purtroppo ci è giunta mutila. Ne venne approntata una ristampa nel 1537, di cui oggi esiste un solo esemplare completo posseduto dal Museo della Musica insieme a un’altra decina di stampe successive di Verdelot.
Nell’incontro verrà messa in evidenza la grandezza di questo compositore esaminando alcuni suoi madrigali esemplari, e verrà inquadrata nel contesto della stampa musicale cinquecentesca la decina di volumi di Verdelot raccolti da Padre Martini, che comprendono pressoché tutta la sua produzione madrigalistica.
Massimo Privitera è stato docente di musicologia presso le Università della Calabria e di Palermo. Suo principale campo di studi è la polifonia italiana tra Cinquecento e Seicento (ha pubblicato edizioni critiche di musiche, saggi storico-analitici sulla produzione di Monteverdi, Marenzio, Vecchi e altri compositori; ha dedicato una monografia ad Arcangelo Corelli). Di recente ha pubblicato Il canto delle parole: il meraviglioso incontro di musica e poesia. Ha in corso ricerche sulla nascita e lo sviluppo del numero d’opus e sui rapporti fra musica e arti visive. Si occupa anche della canzone dell’Ottocento e del Novecento, e svolge attività di direttore di coro e arrangiatore.
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ri-Creazioni - le collezioni museali raccontate è la rassegna di incontri in cui gli esperti di Athena Musica, in collaborazione con il Museo della musica, sono chiamati a ri-creare il volto delle collezioni museali – strumenti musicali, dipinti, spartiti, libretti d’opera, libri a stampa o manoscritti, e quant’altro – attraverso le loro storie, raccontate dalla viva voce dello studioso.
Al termine di ogni ri-Creazione, una breve "incursione" nelle collezioni ci farà scoprire dal vivo il documento oggetto dell'incontro, per un'esperienza che diviene così al tempo stesso la ricreazione della mente di chi ascolta, della parte dimenticata del passato che ci appartiene.
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