da Baghdad all'Andalusia, il maestro che ha cambiato la storia della musica

Il viaggio di Ziryab

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narrazione musicale con Jamal Ouassini violino, voce narrante, percussioni | Vangelis Merkouris liuto, ciftelia, lauto e canto

Una storia antica quanto il mondo: un musicista Ziryab dall’Oriente approda in Spagna.
Compositore, cantante e gran virtuoso di liuto, attivo presso la corte di Baghdad intorno all’800 d. C., non sfugge alle invidie del suo Maestro: il grande Ishàq Al Mawsili il quale, resosi conto di essere stato superato in bravura e talento dall’allievo, invita quest’ultimo all’esilio.
Qui inizia il lungo viaggio di Ziryab e da questa vicenda trae origine la narrazione di Jamal Ouassini che intreccia racconti tra l'antica vicenda e l'attualità, alternando al canto momenti di esecuzione musicale con strumenti di varia provenienza, che già dal Medioevo “viaggiavano” insieme ad arabi, ebrei e altre popolazioni nomadi, approdando dapprima in Andalusia, in seguito in Sicilia, per poi diffondersi nel resto dell’Europa.
Per l'occasione sarà esposto il manoscritto settecentesco, traduzione in spagnolo e italiano de Il libro della musica, di Ábý Nasyr Ál-Farab? (Otrar, 870 – Damasco, 950) filosofo dell'epoca d'oro islamica, suonatore e inventore di strumenti musicali, il suo sistema modale è tuttora utilizzato nella musica araba (coll. A.25).

Jamal Ouassini nato a Tangeri (Marocco), inizia i suoi studi al Conservatoire de musique et de danse de Tanger: musica arabo-andalusa e violino sotto la guida di importanti maestri. In seguito, entra a far parte dell’Orchestra Andalusa di Tangeri come violinista.
Si trasferisce in Italia, nella città di Verona, dove termina i suoi studi e si diploma come violinista presso il Conservatorio di musica.
Per diversi anni si dedica alla musica classica collaborando con numerose orchestre da camera, sinfoniche e liriche e, contemporaneamente, insegna violino e teoria musicale presso varie Accademie Musicali. Nel 1984 fonda l’Ensemble Ziryab, gruppo musicale che, riunendo prestigiosi musicisti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo, ha suscitato grandi consensi nell’ambito dei più prestigiosi festival di World Music, sia in Italia che nel resto d’Europa. Numerose le sue collaborazioni nella realizzazione di musiche sia teatrali che cinematografiche.

Vangelis Merkouris nato a Keratea (Grecia), è musicista e cantautore di formazione classica, educato nel campo della musica greco-romana dal primo cantore della cattedrale di San Demetrio, Georgios Aggelis. Ha compiuto i suoi studi sul sistema modale come suonatore di kanoun e studiato oud con il maestro Nikos Saragoudas. È fondatore dell’Orchestra Bizantina di Atene “Manolis Karpathios”. Ha al suo attivo decine di collaborazioni con progetti di musica tradizionale, jazz, mediterranea, rock. Attualmente suona con il gruppo Mesogaia e ed il quartetto etno-jazz Merkouris 4tet.

L'evento fa parte di Confini VII edizione del festival di Specialmente in biblioteca rete delle biblioteche specializzate di Bologna.
Il concetto di confine sembra attraversare tutta la discussione culturale contemporanea, come se ci fosse necessario ragionare sui confini per ricomprendere il nostro posto e la nostra identità. Nella nostra cultura esso è di urgente attualità in molti temi di ambito educativo (funzione delle regole; educazione alla differenza), sociale (appropriatezza/abuso; cultura della legalità; fluidità dei confini urbani; dicotomia normale/patologico; migrazioni; genere), filosofico e teologico (il confine della vita; il confine del pensiero).
Il festival è realizzato con il contributo della Fondazione del Monte e di Open Group.

Informazioni sull'evento

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