Desideri complessi di un'Europa taciuta
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“Fanno la loro traversata con esemplare dignità. In bocca alla tragedia da sempre, non perdono la capacità di meraviglia”.
Questo è il destino e la storia del popolo serbo di Kosovo e Metohija. Umanità sofferente, privata dell’inalienabile diritto all’identità e resistente alle ingiurie della povertà, alle difficoltà quotidiane del vivere, alle insidie della modernità omologatrice.
Federica Troisi, fotografa di rara sensibilità, incontra attraverso un’esperienza solidale la loro realtà. Tocca con mano la discriminazione, la stanchezza, la rassegnazione ma anche la potenza del desiderio, la volontà di coltivare un sogno a dispetto di qualsiasi razionalità. Non conosce la lingua, ma approfondisce la comunicazione, studia corpi, volti, gesti, lacrime e sorrisi. Ritorna ostinata all’enclave di Velika Ho?a, un piccolo villaggio di seicento anime, adagiato sulle colline di Metohija.
Spende giornate e chiacchiere notturne, attrezzata di apparecchio fotografico, microfono e interprete; visita case, consuma ingenti quantità di caffè, partecipa della vita taciuta di chi tutto può desiderare e poco e niente realizzare.
Scatta ritratti, chiede permesso, accende candele, sorride, piange, attonita si ferma innanzi a qualche soglia, penetra la sensibilità di una popolazione ferita, incredula in un futuro colmo di nubi, anticipatore di tenebra.
Tornata alle colline di Reggio Emilia, sale alla montagna appenninica, visita il reduce barbarico, che sperimenta felice l’esilio dalla volgarità del mondo.
L’incontro con Giovanni Lindo Ferretti, musicista, scrittore, teatrante, è fecondo; insieme riempiono le immagini di nuove parole, sedimentano emozioni aprendo orizzonti differenti, inedite prospettive. Nasce così una riflessione fuori dal tempo e dallo spazio che si coniuga perfettamente alla poetica dei ritratti.
“Niente di eclatante a parte l’esistere”.
Ed è un’esistenza nuova che affonda le proprie radici nelle origini dell’umanità fiera, gelosa custode della propria identità, rispettosa dell’altro, devota alla religione dell’ospitalità.
Federica Troisi e Giovanni Lindo Ferretti ci donano un compendio d’immagini, parole e musica che raffigura con forza l’enclave del terzo millennio, dove l’Europa smarrisce il senso della propria esistenza sprofondando in un baratro che conduce all’oscurità.
Unica stella polare possibile i desideri sussurrati di donne, uomini, giovani, bambini, flebile luce di speranza che illumina le tenebre.
La mostra
La mostra fotografica ILT Illumina le tenebre a cura dell'Associazione Amici di De?ani presenta una selezione di dodici fotografie, estratte dai novantadue ritratti del libro, che si svelano al suono di una colonna sonora appositamente composta da Giovanni Lindo Ferretti.
Debutta a Lodi con la presentazione nazionale del progetto, poi sarà tra giugno e dicembre a Bussolengo, Venezia, Bologna, Trieste, Settimo Torinese, Novi Sad, Belgrado, Niš.
La mostra bolognese è realizzata in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica e con il patrocinio della regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna.
Il logo I.L.T. è una creazione di Alessandro Vicario
Il Libro in vendita presso il bookshop del Museo
Illumina le tenebre Desideri complessi di un’Europa taciuta
Federica Troisi, Giovanni Lindo Ferretti, Prefazione di Alessandro Gori
2017, Duuscia Edizioni, pag. 180, € 15,00
Il servizio su TGRegione 02/08/2017 (v. 17.50')
Dal 2 al 27 Agosto 2017
opening | 1 agosto ore 18.00
Informazioni sull'evento