dedicato a Leandro "Gato" Barbieri (1932/2016)
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narrazione musicale con Emiliano Pintori pianoforte
special guest> Carlo Atti sax tenore
Sassofonista e compositore, dopo gli inizi a Buenos Aires, dove nel 1953 entra a far parte dell'orchestra di Lalo Schifrin, il più importante jazzman argentino dell'epoca, negli anni ‘60 Leandro Barbieri in arte Gato si trasferisce a Roma, dove inizia a lavorare dividendosi fra jazz nei club, studi di registrazione, musica leggera, lavoro per la televisione e il cinema (celebre la colonna sonora per Ultimo Tango a Parigi).
Certi lavori successivi, di pregevole fattura, ma orientati verso un ascolto di consumo, hanno talvolta erroneamente portato a ridimensionarne la statura, ma in realtà, Barbieri è stato una voce unica, in grado di fondere l’urgenza espressiva del free jazz con una sensibilità latina, dalla carica emozionale feroce, in una sintesi originale e personale.
Carlo Atti noto saxofonista jazz del panorama internazionale, inizia lo studio del flauto traverso a sei anni, affiancandogli poi il sax tenore, strumento che riconosce immediatamente come “il mezzo con cui riesce meglio a comunicare”. Il suo grande talento lo porta a collaborare molto presto con grandi artisti jazz italiani e internazionali, tra cui Steve Grossman e Massimo Urbani, con il quale ha avuto il suo esordio discografico.
Personalità eclettica e curiosa, Carlo seppur imprescindibilmente legato al linguaggio del jazz, collabora e incide dischi anche con Lucio Dalla, Gianni Morandi, Rossana Casale, Neffa e con gli Skiantos. Negli ultimi cinque anni, pur non tralasciando l’attività concertistica, si è concentrato sulla ricerca della dinamica del passaggio dell’aria all’interno dell’imboccatura del sax e, grazie a questo studio, ha dato vita ad Atti Sound linea di imboccature per sax dalle caratteristiche uniche.
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Jazz Insight
un progetto di Emiliano Pintori per il Museo della Musica
Un ciclo di lezioni musicali, ideate e condotte da Emiliano Pintori, che insieme al suo pianoforte e autorevoli ospiti, offrirà uno sguardo "dall’interno", vale a dire dalla prospettiva di un musicista jazz, sulla musica africano-americana, sui suoi protagonisti e le vicende che ne hanno caratterizzato la storia.
Come negli anni precedenti, il pretesto che ha guidato la scelta degli argomenti è stato quello di importanti anniversari.
Con un approccio divulgativo, che non richiede al pubblico particolari competenze precedenti e con il sussidio di esempi musicali dal vivo e un selezionato materiale audio-visivo, i cinque incontri saranno occasione per entrare passo passo nelle dinamiche e nei meccanismi della musica di questi grandi autori, con semplicità, imparando ad apprezzarla e cercando di evitare i falsi miti ed i luoghi comuni che spesso ne ostacolano la comprensione.
Biglietti: € 6 / € 5
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oppure presso il bookshop del Museo della musica in orario di apertura
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