dalle origini a Corelli e oltre
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Ri-Creazioni: Athena Musica racconta le collezioni musicali
narrazione musicale con Vania Dal Maso
Spesso un’idea musicale prende forma, esiste nella storia e viene utilizzata prima ancora di acquisire una denominazione univoca che la identifichi.
È il caso della Follia, il cui esempio più noto è racchiuso nel brano conclusivo dell’opera quinta di Arcangelo Corelli. Celata sotto altre spoglie (La gamba, La cara cossa) è presente come schema armonico fino dal XVI secolo.
La prima citazione del nome, con riferimento alla provenienza, si trova nel De Musica di Francisco de Salinas (1577).
La Follia appare nei libri di chitarra spagnola, in raccolte di canzoni, capricci e sonate per diversi strumenti, o per clavicembalo solo.
Con questa Ri-Creazione - attraverso le fonti custodite nel Museo della Musica - si tracciano le origini, si segue il percorso e si narra la storia della Follia nei suoi diversi aspetti.
Vania Dal Maso, docente al Conservatorio di Musica di Verona. Diplomata in Pianoforte, Clavicembalo, Musica corale e direzione di coro, è aggregata all’Accademia Filarmonica di Bologna come clavicembalista.
Attiva come musicista e musicologa, si dedica anche alla letteratura degli strumenti cordofoni a tastiera dei secoli XV-XVI (clavisimbalum, claviciterio, clavicordo, clavicembalo), con concerti, conferenze e masterclass in Italia e all’estero. Autrice del volume Teoria e Pratica della Musica Italiana del Rinascimento (LIM, 2017), ha pubblicato Il secondo libro delli motetti di Bartolomeo Barbarino (SPES, 2007), Sonate per Clavicembalo di Autori veneziani (Armelin Musica, 2005) e altri studi.
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
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