la perduta Camera della musica nelle carte di Padre Martini

La musica

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inserito nel progetto diffuso Itinerari Guerciniani realizzato in occasione della riapertura al pubblico, dopo il terremoto del 2012, della Civica Pinacoteca di Cento e della mostra Guercino nello studio presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna

Nel 1615 il ventiquattrenne Guercino fu incaricato dal conte Bartolomeo Pannini di affrescare sei stanze della propria casa di Cento, di cui oggi rimangono solo alcuni fregi (fatti strappare nel 1841) con scene mitologiche, di caccia e di paesaggi. Sono invece perduti gli affreschi della camera della musica, il cui soggetto affascinò il letterato Francesco Algarotti, di passaggio a Cento nel 1760: “ci è nel piano di sopra una stanza degna d’osservazione, dove io mi ficcai, che per altro non la fanno vedere a’ forestieri [...] In luogo di storie e paesi ci sono delle arie di musica, con le parole sotto; e tra un compartimento e l’altro [...] vari strumenti da corde e da fiato”. 

Pesantemente compromessa dall’umidità, nell’800 venne “scialbata”, ossia coperta da nuovo intonaco. Di essa rimane però una curiosa testimonianza: proprio Algarotti durante la sua visita ne fece ricopiare i pentagrammi ancora leggibili. Le cinque carte vennero poi consegnate a Padre Martini, nel cui carteggio rimasero a lungo dimenticate poiché prive di indicazioni sulla loro identità e oggi eccezionalmente esposte in museo nelle sale 2, 4, 5 del museo, insieme a due volumi di riferimento della collezione: Le nuove musiche di Giulio Caccini detto Romano Antonii Comae Centensis Collegiatae Ecclesiae Sancti Blasij Terrae Centi Musices Praefecti; Sacrae Cantiones 1. 2. 3. 4. vocibus in Organo concinendae.

Nel corso di due visite guidate - il 26 novembre e il 16 dicembre - si potrà fare una visita alle collezioni e approfondire con un focus su Guercino e la musica.

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incluso nel biglietto d'ingresso del museo

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