ritratti di evirati cantori

Lustrini per il regno dei cieli

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presentazione del volume di Luca Scarlini (collana Varianti, Bollati Boringhieri, 2008)
in collaborazione con il Cassero/LUO-Libera Università Omosessuale

Le sorprendenti e contorte storie di uomini violentati per servire il canto celestiale.
I castrati, o evirati cantori, o soprani eunuchi, secondo le varie terminologie che li definivano, sono più spesso stati raccontati, infatti, per chiave di parodia o caricatura, oppure, il che ha lo stesso impatto, come simboli, fantasmi di un'epoca oscura. Dalle cappelle vaticane, dove incarnarono la cifra della controriforma, interpretando il misterioso Miserere di Gregorio Allegri, copiato a memoria da Mozart bambino, sciamarono, insieme al melodramma, per tutta Europa; alcuni di essi furono celebri, celeberrimi, come il proverbiale Farinelli; ma la maggior parte ebbero invece destino d'ombra e disgrazia. Cinque storie, note e ignote, permettono di ricostruire alcuni aspetti di questa vicenda, carica di gloria, ma soprattutto d'onta, che ebbe esito soprattutto nel Belpaese, fino al 1922, quando l'ultimo del genere, Alessandro Moreschi, morì lasciando di sé il nome di "angelo di Roma" e l'unica registrazione che un cantante del suo tipo abbia mai realizzato.

Durante la conferenza verrà proiettato Il Castrato (video, 16', Italia, 2006) prodotto per Gender Bender Festival e realizzato dall'artista polacca Katarzyna Kozyra.
Ispirato all'Opera Barocca e alla figura del soprano Farinelli (che ha vissuto a Bologna più di vent'anni), il cortometraggio è stato pensato appositamente e girato negli spazi del Teatro di Villa Mazzacorati, un teatro Barocco della città che ha conservato le scene e decorazioni originali del periodo. Interpretato dalla stessa Kozyra assieme ai suoi più stretti collaboratori - la performer Gloria Viagra e il Maestro Grzegorz Pitulej - coadiuvati da un ampio cast di interpreti e professionisti bolognesi, questo nuovo lavoro rappresenta il capitolo più recente di In Art Dreams Come True, un corpus di opere tra video e performance sui temi dell'identità femminile e del genere come "maschera", che l'artista ha iniziato a creare in varie città del mondo a partire dal 2003, e al quale è appena stata dedicata una lunga retrospettiva (comprendente anche una documentazione dello spettacolo di Bologna) dalla Daad Gallery di Berlino.

Museo internazionale e biblioteca della musica
Cassero

ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

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