un progetto del Museo della musica
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a cura di Beat Bit
in collaborazione con Sergio Tomassone e All For Music
Cos'è m.US.i.c.? Un reportage fotografico, una mostra temporanea, un ciclo di seminari, un vero e proprio percorso di sensibilizzazione realizzato per illustrare le diverse facce della cultura musicale e sociale americana che, dal profondo Midwest, ha percorso gli USA per approdare gradualmente, attraverso l’indiretta complicità del fiume Mississippi, alle grandi metropoli, fino ad estendersi a tutta la società occidentale. Ma m.US.i.c. è soprattutto un viaggio. Il progetto, infatti, nasce dal tour che Beat Bit ha organizzato nell'estate del 2009 alla scoperta delle quattro città che occupano, fin dalle origini della musica moderna, un ruolo fondamentale e riconosciuto in tutto il mondo: New York, Philadelphia, Nashville e Memphis.
Da questa esperienza ha origine m.US.i.c - The sound's root behind the blues: una mostra, una galleria fotografica, ma soprattutto il diario di un viaggio in cui ogni giorno è stato dedicato alla musica, attraverso visite a musei, spettacoli, concerti, scoprendo la realtà dei luoghi e delle persone ed acquistando alcuni strumenti musicali per poter suonare in ogni momento. Poco più di cento anni fa, nascendo da un’origine povera e discriminata, la cultura afro-americana ha sviluppato la propria identità comunicativa attraverso la musica, plasmando stili e tradizioni differenti, disegnando un nuovo modo di concepire l’armonia e le strutture. Le prime influenze gospel e spiritual, la contaminazione con altri stili tradizionali apparentemente lontani, la valorizzazione della cultura classica europea, così libera dalla realtà in cui tutto aveva sviluppo, hanno permesso che il blues rappresentasse una nuova radice sonora per la nascita e la crescita della musica popolare moderna.Il blues, jazz, country, rock’n’roll, soul, rhytm’n’blues, funk, dance, hanno influenzato il modo di pensare la musica nel ‘900, creando una rivoluzione culturale che continua anche oggi, non solo musicalmente, ma anche dal punto di vista sociale. Durante il viaggio realizzato nell’estate del 2009 abbiamo visitato quattro città che hanno avuto un ruolo fondamentale nel percorso che dalle origini si è evoluto fino ai nostri giorni, per esemplificarne alcuni passaggi e conoscere le realtà nelle quali si è sviluppato allontanando gli stereotipi che spesso ne contraddistinguono l’idea.
Ma m.US.i.c è anche Can you see the present in the past?: un percorso guidato realizzato proprio all’interno delle sale del museo, alla scoperta di connessioni nascoste, aneddoti e segreti per creare un ponte tra il glorioso passato che ci contraddistingue e le realtà musicali attuale.
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