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“Mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole”, tutto il resto accade. E noi possiamo comprendere il nostro universo solo parcellizzandolo.
L’artista capovolge la percezione del movimento terrestre che l’essere umano subisce inconsapevolmente: una telecamera e un pendolo generano architetture visive che mettono in scena il moto inesorabile della Terra attraverso distorsioni e vortici a cui gli spettatori non sono abituati.
Mentre la terra compie i suoi giri attorno al sole, tutto il resto accade.
In qualunque parte del globo ci si trovi, qualunque cosa si stia facendo, inesorabilmente ed impercettibilmente il Mondo si muove. Una telecamera, un pendolo, architetture visive che si deformano, entrano in un loop ondulatorio, a disvelare mobilità che sono immobili, immobilità che sono mobili.
Irene Fenara, bolognese, con opere già ospitate dalle gallerie Adiacenze e Spazio Labò, prova a mostrare frammenti del nostro universo parcellizzandoli – nella convinzione che tutte le cose molto grandi non siano comprensibili per intero, ma solo se fatte a pezzi.
inserita nel programma di ROBOt Festival 2015
opening martedì 6 ottobre dalle ore 18 alle ore 20
Dal 7 al 10 Ottobre 2015
laboratorio musicale 1
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