Mosca cieca

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Entrare dentro la mostra di Amandine Meyer vuol dire fare un passo nel suo giardino lussurioso e pop, abitato da bambine perturbanti e colorate, bambini senza volto, piante carnivore e goffi animaletti. E una volta dentro, rimanere invischiati nell’universo seducente di Meyer è un attimo: i colori pastello, le decorazioni eleganti, l’estetica un po’ kitsch dei suoi personaggi invitano a guardare con occhi bambini, a smettere di farsi domande, lasciarsi andare e giocare. Tra dadi, pedine e caselle tra cui saltare, infatti, la mostra stessa diventa un gioco.
Amandine Meyer è un’artista ancora sconosciuta in Italia, e questo è un peccato, perché le sue opere – che siano di carta, di vetro, di ceramica o di uno dei tanti materiali che usa per creare – sono una goduria per gli occhi e una provocazione per la mente. Meyer gioca con l’immaginario infantile, trasportandolo con tutti i suoi cliché in un universo fantastico insieme seducente e perturbante, in cui è difficile non rimanere invischiati.

La mostra è promossa da BilBOlBul in collaborazione con Fondazione Nuovi Mecenati.

sabato 24 novembre ore 15 inaugurazione con l'autrice

Dal 25 Novembre al 16 Dicembre 2018

ingresso incluso nel biglietto del Museo

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