giornata di studi a cura di Athena Musica
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in collaborazione con Fondazione "Luigi Einaudi” Torino
con il patrocinio di Associazione culturale "Il Saggiatore musicale" e Società Italiana di Musicologia
La diade 'estetica e politica' potrebbe dirsi a tutta prima un ossimoro, in quanto essa accosta due campi semantici in apparenza inconciliabili: la politica, quale scienza e pratica del governo della polis, e l'estetica quale disciplina filosofica dotata di una precipua costituzione discorsiva e orientata allo studio delle opere d'arte.
Non si può tuttavia disconoscere che l'arte - anche quella musicale - può ben assumere una valenza politica in ragione del fatto che essa incide sull'orizzonte culturale del suo tempo e in taluni casi agisce direttamente sugli eventi storici.
Se è vero che le politiche culturali dei regimi dittatoriali hanno storicamente influito sulle scelte compositive, è altrettanto vero che innumerevoli composizioni sono state concepite consapevolmente in chiave ideologica e sono riconducibili alle categorie di art engagé o di propaganda.
Il rapporto fra estetica e politica si rivela non meno cruciale in sistemi di governo non totalitari, là dove il ricorso a forme estetiche di comunicazione svolge un ruolo rilevante nella politica culturale degli Stati, anche in chiave di legittimazione intellettuale delle classi dirigenti.
Queste le principali aree di riflessione, in progressiva focalizzazione dai contesti ai testi, che la giornata di studi pone al centro di un confronto fra studiosi di diversi àmbiti disciplinari:
1. L'ingerenza della politica sui processi di formazione dei musicisti e sui meccanismi di produzione e fruizione musicale;
2. Le teorie estetiche elaborate dai regimi totalitari;
3. Il rapporto fra arte e propaganda;
4. I rapporti personali intrattenuti dai musicisti con esponenti politici;
5. L'interferenza delle posizioni ideologiche dei compositori sulle scelte tematiche e linguistiche. La natura multidisciplinare della giornata di studi favorisce una definizione onnicomprensiva dell'oggetto d'indagine, che dalla musica d'arte si estende ad altri generi, come la musica per i mass media, la musica d'aggregazione sociale, la musica d'intrattenimento.
programma:
ore 9 Accoglienza
ore 9.30 Saluti
Prolusione di Pier Paolo Portinaro Musica, mito e politica: alcune considerazioni preliminari
Sessione I - Coordina Graziella Seminara
- ore 10.30 Francesco Finocchiaro Arte di Stato: una proposta metodologica
- ore 11 Maurizio Giani Brahms, il Triumphlied, la cancel culture
ore 11.30 Coffee break
- ore 12 Maria Borghesi La musica popolare alla radio durante il Ventennio
- ore 12.30 Isabella Abbonizio La musica e l'imperialismo italiano tra le due guerre
ore 13>15 Pausa pranzo
Sessione II - Coordina Giuseppina La Face
- ore 15 Vera Grund "Estetica politica": la musica al tempo della Guerra fredda
- ore 15.30 Stefano Lombardi Vallauri L'antitotalitarismo estetico e musicale di Herbert Marcuse
ore 16 Coffee break
- ore 16.30 Giovanni Guanti Diritto d'autore e post-autorialità tecnoludica in rotta di collisione
- ore 17 Fabrizio Festa Le politiche del consenso nell'era dell'algoritmo
ore 17.30 Conclusioni - Coordina Federico Trocini
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6 Dicembre 2023
ore 9>13 | 15>18
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Museo internazionale e biblioteca della musica
Athena Musica | sito webingresso libero
Informazioni sull'evento