i vincitori in mostra

Carapelli for art

Carapelli for art (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)

L'esposizione, a cura di Francesco Ozzola e Giacomo Bruni, vede come protagonisti i vincitori della terza edizione 2020 di Carapelli For ArtSergia AvvedutiArturas BumšteinasCarlos Casuso e Silvia Bertoldo, che sono stati selezionati da una giuria di esperti, Elisa del Prete, Matteo Innocenti, Massimiliano Tonelli e Gabriele Tosi, fra 1.720 candidature provenienti da 80 paesi del mondo.
Il tema con cui si sono confrontati gli artisti è Radici, in riferimento alla ricchezza semantica della parola: «Le radici ci tengono saldi a terra, per farci crescere in altezza; sono la nostra identità, storia, tradizione - a livello individuale e collettivo. Rendono possibile ogni forma di scambio poiché la loro forza è inclusiva. Ciò è nel loro principio: ci danno nutrimento e stabilità, per permettere lo sviluppo e la trasformazione. In arte le radici sono essenziali: possono essere il rapporto con la propria origine, il carattere ricorrente di una ricerca, il legame saldo con una materia o un'idea, l'elemento primo e necessario di un processo.»

Per la Categoria Open sono stati premiati:

Freccia Esplosa di Sergia Avveduti  esposto in sala 7
(2020, legno di noce, 70x61x78cm – laser print su acciaio, 20x24 cm)
Un meccanismo d'orologio antico emerge come radice a due costellazioni. Si tratta di un piano ottenuto rielaborando la forma di un meccanismo di orologio ingrandito, il corpo poggia su tre gambe una delle quali risulta flessa e innestata a una doppia mandorla, simbolo di trascendenza e origine, quasi una lancia verso l'infinito e comunicazione tra dimensione fisica e immateriale.

Navigations di Arturas Bumšteinas  esposto in sala 6
(2019, sound-art performance, macchine barocche in legno in teatro barocco, sistema audio DIY)
In mostra la proiezione del video della performance visiva Navigations con la quale Arturas Bumšteinas è risultato vincitore della categoria Open. Navigations è un'installazione che emerge da un'intersezione tra arte, musica e teatro. Si riferisce alle macchine sceniche del periodo Barocco, adatte a simulare, sul palco, una tempesta.

Per la Categoria Accademia sono stati premiati:

X-About credit and debt di Carlos Casuso esposto in sala 1
(2020, olio su tela di lino, colla di coniglio e gesso, abbozzo a tempera, 150x150cm)
Il dipinto si muove tra una valenza meta-pittorica e il tentativo di distruggerla. L'immagine parla della Storia della Pittura, ciò si riflette sulle tecniche utilizzate (si può notare l'uso del tratteggio tipico della pittura a tempera, come del puntinismo, la pittura gestuale assieme al fumetto) e sui materiali utilizzati.

Funambolo di Silvia Bertoldo esposto in sala 2
(2020, scultura in cera a dimensione variabile, 30x15x22cm circa)
Radici tra prossemica e micorrize, nesso tra radici interiori e tangibili. Questa scultura esige rispetto: è composta nella sua totalità da pezzi in cera in equilibrio precario tra loro, variabili interdipendenti che vanno dallo strutturale al relazionale. Ogniqualvolta si agisca all’interno del suo spazio intimo questa si altera, mentre lo spazio sociale circostante determina esistenza e nutrimento.

L'evento è inserito nel cartellone di Art City Bologna 2021 promosso dal Comune di Bologna nell'ambito di Bologna Estate.

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