Pietro degli Antonii: un Corelli prima di Corelli

Qual sorta di tabacco…

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narrazione musicale con Fabrizio Longo (violino barocco e voce narrante) e Domenico Cerasani (tiorba e chitarra barocca)

Pietro degli Antonii: solo un “antico” o un Corelli un po’ prima di Corelli?
Nel primo appuntamento di questa edizione andremo alla riscoperta dell’avventurosa vita e della sorprendente musica del grande cornettista e compositore tale da farsi udire dai primi Principi d’Europa, che in gioventù ebbe anche il merito di consigliare all’amico Arcangelo Corelli di trasferirsi a Roma per dar adito al suo genio (e già solo per questo dovremmo essergli grati!).
Il Museo della Musica conserva sedici stampe e il ritratto di Pietro degli Antonii (Bologna 1639-1720), alcune delle quali sono state condivise da Martini per la sua instancabile attività di collezionista, facendole riprodurre ai suoi copisti.
E nel tricentenario (+1) dalla sua scomparsa è quindi un atto dovuto dedicargli un pomeriggio di racconti musicali, letture di poesie e musica suonata con esecuzione di brani dalle sue opere I, IV e V, per violino e basso continuo.

Fabrizio Longo, messinese, si è diplomato in violino con il massimo dei voti sotto la guida di Luigi Fusconi (della scuola bolognese di Sandro Materassi e Riccardo Brengola), al Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. Ha proseguito negli studi con Eliodoro Sollima, Georg Mönch e Cristiano Rossi, esibendosi da solista in diverse formazioni e realizzando incisioni di brani per SMSP, Raidue, Raitre, Mediaset, MTV, Teatro di Messina, Radiotre, Radio Classic, IBA di Israele.
Conclusi gli studi umanistici presso l’ateneo messinese e appassionatosi alla filologia in musica, ha seguito corsi e masterclass relativi alla prassi esecutiva e alla tecnica di diminuzione tenuti da diversi docenti di chiara fama tra i quali, in particolare, Luigi Rovighi, con cui ha studiato continuativamente presso l’Accademia Filarmonica di Bologna.
Ha pubblicato saggi, voci, articoli ed edizioni critiche relativi alla musica del Sei e Settecento per Di Nicolò Libri, SMSP, Walhall, Ut Orpheus, Arcana, Ambronay’s e Treccani.
Suona un violino anonimo, di attribuzione cremonese e nella sua condizione originale, della seconda metà del ‘700.

Domenico Cerasani, abruzzese, si laurea di filologia classica e si diploma in chitarra classica alla Musikhochschule di Hannover con Frank Bungarten.
In seguito decide di dedicarsi allo studio degli strumenti a pizzico antichi con Massimo Lonardi all'ISSM in Pavia, dove ottiene il dottorato.
Negli anni successivi partecipa alla masterclasses con Hopkinson Smith e inizia la sua carriera internazionale, sia come solista che come membro in vari ensemble di musica da camera barocca.
Completa il Master alla Musikhochschule di Trossingen con Rolf Lislevand, specializzandosi in musica da camera.
Ha all'attivo varie registrazioni come chitarrista classico su musiche di Fernando Sor e Luca Marenzio, assieme ad Angela Alesci e Massimo Lonardi.
Da sembre interessato alla ricerca sulla musica antica, il suo interesse principale è legato al repertorio italiano del 17° secolo e in particolare sul patrimonio musicale bolognese, su cui ha pubblicato diversi articoli sulle riviste di musicologia.
Al momento insegna chitarra e liuto alla Musikschule di St. Gallen, dove sta sviluppando un personale metodo didattico basato sull'empatia.

PROGRAMMA

Pietro Degli Antoni
Arie I-III op. I (1670)
Balletti I-II, Capriccio op. III (1671)
Sonate I, III op. IV (1676)
Sonata I op. V (1686)
Arcangelo Corelli
Sonata VIII op. V (1700)

Biglietti: € 10, € 8 over 65, € 5 Card Cultura, Universitari, under 18

Prenotazioni
L’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.
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