Rio Ari O Luca Carboni 40 anni tra musica e arte

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Quarant’anni di creatività libera e intensa raccontata attraverso le opere che hanno accompagnato quattro decenni di una carriera musicale di successo.
Rio Ari O è la mostra con cui Luca Carboni celebra la sua intensa attività: è infatti del 1984 l’album d’esordio uscito sotto il titolo di …Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film.

Curata da Luca Beatrice, giornalista e critico d’arte contemporanea, l'esposizione allestita nello spazio mostre del Museo della musica, ideata e prodotta da Elastica in collaborazione con il Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica, celebra la sinergia tra musica e arte visiva, mostrando un percorso creativo inedito e parallelo, ma spesso intrecciato a quello musicale dato che molti album di Carboni sono accompagnati da una produzione fatta di disegni, schizzi e dipinti che raccontano il processo creativo dietro ogni brano, concerto o tour.

In quattro stanze più una wunderkammer di ingresso, Bologna città creativa della musica Unesco festeggia così uno dei suoi artisti più rappresentativi e poliedrici rispetto ai linguaggi con cui ha espresso la propria poetica.
In quarant’anni di carriera – sono le note di Luca Beatrice - Luca Carboni ha pubblicato dodici album in studio, un live e diverse raccolte. Ma nel frattempo ha coltivato altro, magari in solitudine o appartato: ha disegnato, dipinto, realizzato opere installative, raccolto immagini, perché nel suo percorso arte e musica sono andate insieme, l’una ispirava l’altra, l’una aiutava l’altra. Una parte nascosta, un percorso parallelo intimo e personale, sperimentale, quasi mai raccontata se non in alcuni rari momenti in cui Luca ha utilizzato disegni per copertine di album, immagini per proiezioni in alcuni tour e una raccolta di schizzi nel libro Autoritratto del 2004. Una parte che, come le canzoni, ha dentro, in modo profondo, la sua città, Bologna, le piazze, le strade, le chiese, figure femminili ispirate alle forme e alle linee dei portici.

Sono oltre una cinquantina le opere pittoriche esposte, tutte realizzate a partire dalla metà degli anni ‘80.
Nella pittura – dice lo stesso Carboni - mi ispirano le donne, i colori piatti delle bandiere, i cartelli stradali, i portici e le chiese. Nella produzione di solito mi piace mescolare la tempera, i colori acrilici, le bombolette spray per la pittura di strada, il tutto applicato sempre su diversi tipi di supporto, a volte la tela classica ma anche legni di recupero, compensati vari e altri materiali come il ferro, il cartone, la carta da pacchi e da regalo.
Ma non finiscono qui i piani del racconto: nelle sale i visitatori potranno trovare esposti oggetti, copertine di dischi, testi inediti, appunti, memorie che partono proprio dal quel 1984 che ha segnato la data di inizio della carriera di Carboni. L’intento è quello di raccontare la storia nascosta, più che la dimensione pubblica dell’autore di Mare, mare e di tanti altri successi.
La mostra è una sorta di dietro le quinte dove i block notes, gli appunti, i disegni e i quadri sono stati un percorso parallelo ma non disgiunto con i successi musicali.
La pittura – prosegue Carboni - ha accompagnato tutti questi miei anni di musica come un diario di immagini e visioni: personale, intimo, privato, mai messo in mostra, fatta eccezione qualche disegno finito sulla copertina di dischi.
Non può, ovviamente, mancare la musica nella mostra di uno dei cantanti che hanno segnato maggiormente la storia della canzone italiana.
Per questo, la sala finale del percorso espositivo sorprenderà il visitatore con un sound design che include canzoni, inediti, audio rubati in studio, il tutto accompagnato da immagini e video clip, in un allestimento dall’atmosfera pop.

Infine, il centralissimo Portico del Pavaglione accoglierà una sorta di ghost track della mostra a partire dall'8 gennaio 2025: sono gli autoritratti di Carboni stampati su larga scala e appesi alle chiavi di ferro degli archi del portico.

NB: a breve sarà disponibile anche il programma di Rio Ari O Incontri, il ciclo di conversazioni che si terranno nel periodo della mostra presso la Sala Eventi del Museo: tre appuntamenti pubblici con l’artista e ogni volta un ospite diverso.
Si comincia il 28 novembre insieme al curatore Luca Beatrice, poi appuntamento il 19 dicembre e il 30 gennaio 2025, sempre alle ore 18.30.

La mostra è visitabile durante gli orari di apertura del Museo della musica 
 

Biglietti mostra:
€ 5.00 intero
€ 4.00 ridotto per i possessori di Card Cultura

A partire dall'inizio di Novembre
ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO IN PREVENDITA ON LINE
o direttamente in cassa negli orari di apertura del Museo

NB: con il biglietto della mostra Rio Ari O Luca Carboni 40 anni tra musica e arte potrai acquistare direttamente alla cassa del museo anche il biglietto ridotto a € 3.00 per visitare sia le collezioni permanenti che la mostra-dossier All'ascolto del Mondo - Marconi e la musica (aperta fino al 12 gennaio 2025)

Info e Comunicazione:
Elastica tel. + 39 051 221411 info@elastica.eu

La mostra Rio Ari O Luca Carboni 40 anni tra musica e arte è ideata e organizzata da Elastica
in collaborazione con il Settore Musei Civici - Museo internazionale e biblioteca della musica
con il sostegno della Regione Emilia Romagna
con il patrocinio del Comune di Bologna
con il contributo di EmilBanca, Gruppo HERA, Macron, Manifattura Ceccarelli, Michele Casadei Massari chef, in partnership con Appennino Food Group e La Fenice Catering&Banqueting
Media partner Radio Capital

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