installazione nelle sale del Museo della Musica

The Sound of Muzic

(Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)

un progetto di Itinerant Gastronomists

Il titolo dell'installazione è un incrocio fra il classico musical The Sound of Music (Tutti insieme appassionatamente nella versione italiana) e l'azienda americana Muzak, fondata nel 1934, che è stata la prima ad arrivare all'idea di accompagnare le nostre vite quotidiana con una colonna sonora.

Nell'ingresso del museo e nelle sale 4, 5, 6, 7 verranno diffusi vari tipi di muzak, tradizionale e non:
>Carrelage phonique (mattonelle acustiche), un pezzo di "musique d'ameublement" di Erik Satie. Secondo l'indicazione dell'autore, può accompagnare "un pranzo oppure un matrimonio civico"; si tratta della prima esecuzione assoluta in un museo (sala 4);
>il muzak "classico" di Annunzio Paolo Mantovani (ingresso e sala 5);
>Music for Museums, di Itinerant Gastronomists, brano originale, doppio omaggio a Brian Eno, l'ideatore della ambient music e autore della celebre "Music for Airports" e a Wolfgang Amadeus Mozart, inevitabile presenza nel 250° anniversario della sua nascita (sala 6);
>un potpourri di popular muzak, note canzoni sottoposte a banali trattamenti di synthesizer (ingresso e sala 5);
>nuove Covers - o meglio: DEcostruzione di muzak realizzate da artisti provenienti da diversi parti del mondo esclusivamente per questo evento, fra cui una versione multi-track di Vexations di Satie eseguito su un organetto giocattolo; Tabu, eseguito da The Ensemble of 7, che promette "Irritainment in Sound", riferimenti musicali alla muzak utilizzata nella segreteria telefonica del Museo della Musica di Bologna (sala 7).
Per dirla con le parole dell'ufficio marketing dell'azienda Muzak:
THE SOUND OF MUZIC è stata realizzata da Itinerant Gastronomists, una ramificazione di Itinerant Gastronomy che è domiciliato a New York. Il suo lavoro si rivolge generalmente al cibo: la giustapposizione del familiare (cibo) con l'inusuale (luoghi di dislocamento: cene elegante serviti sui binari della ferrovia, ponti, cantieri). In questa apparizione Itinerant Gastronomists gioca con un altro tipo di dislocamento, quasi una "schizofonia" (per citare R. Murray Schafer).

Si ringraziano i seguenti artisti: Mary Ellen Carroll, Gordon Monahan, Fuzzy Love, Conrado del Rosario, Anna Clementi, Reinhold Friedl, Fabrizio de Rossi Re, Ulrich Krieger, Julia Heimerdinger, Horst Possling, Martin Daske, Rainer Rubbert, Tribord Studio Berlin, The Ensemble of 7.

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Dal 24 Maggio al 30 Novembre 2006

http://victims.at/
ingresso incluso nel biglietto del museo

Informazioni sull'evento

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