Tre quarti d'ora di musica: chitarre d'Italia a Bologna

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Piero Bonaguri (chitarra)

 

Il programma del concerto propone composizioni di autori italiani, presentate secondo un criterio diverso da quello tradizionale dell'ordine cronologico.
Alla suggestiva trascrizione segoviana dell'Aria di Frescobaldi, pezzo in bilico tra il sistema tonale e l'antica modalità, sono accostate due parti della recente Messa strumentale scritta per me nel 2006 da Gian Paolo Luppi (prima esecuzione assoluta), pezzo che impiega in modo strutturalistico materiale musicale gregoriano.
Il secondo accostamento proposto è quello tra due movimenti della Gran sonata per chitarra di Niccolò Paganini ed una Sequenza (anch'essa scritta per me) di Adriano Guarnieri. Nel pezzo contemporaneo a tratti affiora il "canto" in un modo che mi ricorda l'enfasi posta sulla melodia nei pezzi di Paganini, ai quali è accostabile anche per l'aspetto virtuosistico (interessante l'uso delle ottave di rinforzo, comune ai due autori). Inoltre la scrittura strumentale qui impiegata da Guarnieri favorisce, come in Paganini e fatte salve le ovvie differenze, un effetto di spazializzazione sonora ottenuto, più che attraverso la densità contrappuntistica, attraverso il diverso spessore fonico dei vari elementi che formano il materiale musicale impiegato.

Nel Preludio di Malipiero è evidente il rapporto con la musica del passato, di cui Malipiero fu grande studioso; più problematico il rapporto con la tradizione riscontrabile nel pezzo di Petrassi, che approdò all'atonalità dopo una fase neoclassica (come il pittore Afro, al quale il pezzo è dedicato, approdò all'informale dopo una fase figurativa). Afro scrisse: "Io spero che nelle mie pitture circoli un presentimento, una speranza, come di un'alba"; è interessante che proprio lui sia il dedicatario di questi Suoni notturni…
I pezzi di Paolo Ugoletti e di Mario Castelnuovo-Tedesco testimoniano anche una certa modalità di rapporto tra compositore colto e musica popolare, rapporto che difficilmente negli autori italiani riesce a superare il diaframma di una "distanza" (a differenza di quanto avvenne, poniamo, in Spagna). Il fiorentino Castelnuovo-Tedesco nella scintillante Tarantella scritta per Segovia prende in giro bonariamente il folklore napoletano, mentre la Ciaccona scritta per me da Ugoletti (Castelnuovo-Tedesco l'avrebbe forse intitolata Variazioni attraverso i secoli!) parte dal Barocco per poi approdare addirittura al jazz e al calypso (musica popolare sì, ma di altre terre…). Il pezzo è in prima esecuzione italiana.
Il rapporto tra passato e presente può essere allora un filo conduttore di questo programma, assai opportunamente ospitato al Museo della Musica. Non ultimo motivo di interesse è la presenza nel programma di alcuni compositori legati a Bologna (Malipiero si diplomò con Bossi al Liceo Musicale, mentre Guarnieri e Ugoletti hanno insegnato al Conservatorio Martini, ove Luppi è tuttora docente).

Programma

Girolamo Frescobaldi > Aria (trascr. di A. Segovia)

Gian Paolo Luppi > Due pezzi dalla Messa strumentale

Niccolò Paganini > Gran sonata per chitarra

Adriano Guarnieri > Sequenza per chitarra

Goffredo Petrassi > Suoni notturni

Gianfrancesco Malipiero > Preludio

Paolo Ugoletti > Ciaccona

Mario Castelnuovo-Tedesco > Tarantella

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Museo internazionale e biblioteca della musica

Conservatorio di musica G.B. Martini
Piazza Rossini, 2 - 40126 Bologna
Tel. 051/22.14.83
sito web

ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Informazioni sull'evento

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