Mille e una storia
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percorso narrativo nelle sale del museo
di e con Angela Malfitano, Francesca Mazza e Teatrino Giullare
suoni a cura di Guido Sodo
Nel 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini un percorso narrativo tra le versioni della fiaba che ha ispirato la Turandot del celebre compositore italiano.
A partire dalla fiaba medievale raccontata dal poeta Nezami, il più grande narratore della letteratura persiana classica, in cui gli indovinelli sono presentati con un linguaggio gestuale dando luogo ad un lungo dialogo esoterico per simboli e metafore, attraversando l'epica novella raccolta in Oriente nel XVII secolo da François Pétis de la Croix ne I mille e un giorno in cui il Principe Calaf giunge in Cina dopo mille rocambolesche avventure, fino alla famosa fiaba teatrale di Carlo Gozzi che, dando seguito alla straordinaria fioritura della letteratura esotica nel Settecento, la portò in scena sui palcoscenici italiani innescandone una speciale fortuna nella moderna cultura europea.
Teatrino Giullare e Tra un atto e l'altro si uniscono ancora una volta per una nuova collaborazione artistica che presenta tre narrazioni originali della storia della famosa principessa cinese creando un percorso scenico in cui si fondono tradizione favolistica, drammaturgia, musica indagando le molteplici sfumature che caratterizzano il personaggio di Turandot: il suo coraggio, la capacità di ribellione alle antiche regole, la modernità che l'ha resa una delle protagoniste più affascinanti del panorama melodrammatico e non solo.
Francesca Mazza, diplomata alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da A. Galante Garrone, ha vinto il Premio UBU come migliore attrice non protagonista nel 2005 per AquaMarina, e il Premio UBU come migliore attrice protagonista nel 2010 con lo spettacolo “West” di Fanny & Alexander e con il Progetto “Spara, trova il tesoro, ripeti” di M. Ravenhill di Accademia degli Artefatti.
Dal 1983 al 1995 lavora con Leo de Berardinis e partecipa a dodici spettacoli tra cui Amleto, King Lear, Tempesta, Macbeth di William Shakespeare Novecento e Mille, I giganti della montagna di Luigi Pirandello, Il ritorno di Scaramouche. Nel 2000 inizia la collaborazione con Teatri di Vita e Andrea Adriatico e dall’autunno 2003 inizia il rapporto con la Compagnia Fanny e Alexander.
Nel 2020 è stata Bernarda Alba nella messinscena del Teatro Stabile di Torino per la regia di Leonardo Lidi e Clitennestra nell’Elettra di Fabrizio Sinisi. Sempre per la regia di Leonardo Lidi è nel Misantropo di Moliere, Teatro Stabile di Torino e nella trilogia Cechoviana (Il gabbiano, Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi) per il Teatro Stabile dell’Umbria stagioni 2022, 2023, 2024. Con Vico Quarto Mazzini è ne La ferocia, tratto dal romanzo di Nicola La Gioia (stagioni 2023, 2024 e 2025)
Angela Malfitano è attrice, regista, formatrice. Dopo il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica lavora come attrice con Leo de Berardinis con cui debutta a Parigi nel ruolo di Miranda in Tempesta di Shakespeare; in seguito, sulla figura di Leo curerà due convegni all’Università di Bologna nel 2007 e 2008 e il libro La terza vita di Leo con prof. Claudio Meldolesi (ed. Titivillus, 2010). Dopo Leo lavora con Thierry Salmon, Alejandro Jodorowsky, Dario Fo, Franca Rame, Claudio Morganti, Fabrizio Arcuri, Andrea Adriatico, Marco Sgrosso, Marco Baliani, Mimmo Sorrentino, Dominic Durvin, Renata Molinari, Matthew Lenton e Leonardo Lidi.
Ha vinto nel 1992 il Premio Iceberg - Biennale Giovani Artisti Europei con lo spettacolo “La morte della Pizia” da Durenmatt.
Nel 1999 fonda con Francesca Mazza, l’Associazione “Tra un atto e l’altro” - riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna - e cura produzioni teatrali e rassegne di teatro al femminile. Produce e interpreta testi di drammaturgia contemporanea su autori come Pierre Notte e la Premio Nobel Elfriede Jelinek.
Attualmente è in tournèe con una trilogia su Cechov per la regia di Leonardo Lidi prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria: Il Gabbiano, Zio Vanja, Il Giardino dei Ciliegi.
Teatrino Giullare è una compagnia di teatro contemporaneo che realizza dal 1996 allestimenti teatrali, seminari, laboratori in tutta Italia e in tournèe internazionali.
Fondata e diretta dagli attori e registi Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, la compagnia ha messo in scena testi dalla drammaturgia antica fino alla contemporaneità tramite visioni inedite per esaltare la natura più intima dei testi. Tra gli autori rappresentati Euripide, Aristofane, Plauto, Samuel Beckett, Thomas Bernhard, Bernard-Marie Koltès, Harold Pinter, Elfriede Jelinek, William Shakespeare oltre a scritture proprie e testi di autori contemporanei italiani (G. Scabia, D. Carnevali...).
Tra i vari riconoscimenti ricevuti il Premio per la migliore attrice al World Art Festival di Praga (2003), il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio Speciale Ubu 2006, il Premio della Giuria ed il Premio Brave New World per la regia al 47^ Festival Internazionale di Teatro MESS di Sarajevo (2007), il Premio Hystrio Altre Muse 2011, l'Excellent Play Award della Central Academy of Drama di Pechino (2019), il Premio Rete Critica (2020), il Premio Hystrio Digital Stage (2021).
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Variazioni - le visite che non ti aspetti è il ciclo di visite sonate e performance nelle sale alla scoperta delle collezioni: non solo classiche esperienze “frontali” ma vere e proprie traduzioni performative del museo, attraverso l’uso e l’ibridazione di diversi linguaggi musicali e artistici.
Insomma, un’immersione totale nelle collezioni (e nel caveau...) in cui i percorsi tematici degli esperti del museo verranno reinterpretati da ospiti speciali, per raccontarvi un museo ogni volta diverso e sorprendente.
da giovedì 28 novembre
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oppure presso il bookshop del Museo della musica in orario di aperturaNB: i biglietti acquistati non sono rimborsabili in caso di mancato utilizzo.
Qualora uno o più eventi venissero annullati, verrà emesso un voucher pari al costo del biglietto.