Emanuele De Bonis (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Sabato 27 Novembre alle ore 18.00, Bongiovanni Gallerie, in collaborazione con il Museo della Musica, inaugura presso la galleria di via Rizzoli 3 Vivo per Lei - 9 artisti per la Musica, una collettiva di nove artisti contemporanei che si sono cimentati nell'interpretazione della musica stessa, non legata a generi particolari ma semplicemente come unione di tre forme d'arte: l'arte visiva (le opere), l'arte plastica (le sculture) e la musica, appunto.
Una mostra con un duplice e parallelo percorso espositivo: nella galleria d'arte dove gli artisti espongono le loro creazioni e nelle sale museali per le quali gli stessi artisti hanno studiato e appositamente creato nove opere, molto differenti per stili e messaggi, tutte ispirate al tema della musica. Nove quindi gli artisti proposti: Grelo all'ingresso del Museo con un'installazione su pannelli da cantiere con la definizione di musica iscritta con centinaia di chiodi, sull'interpretazione di una concezione Post Kossuthiana, poi rispettivamente con opere pittoriche Vincenzo Baldini (Sala 2), Marco Distefano (Sala 6), Antonio Marino (Sala 8), Mario Minarini (Sala 3), Gianluca Stumpo (Sala 1 - Boschereccia), con opere plastiche invece Dino Buffagni (Sala 4) e Lele De Bonis (Sala 5), infine Filippo Negroni con un'opera fotografica (Sala 8).
Dino Buffagni, modenese, ha compiuto i suoi studi artistici presso l'istituto d'Arte Venturi, ottenendo i diplomi di Maestro d'Arte e di Maturità d'Arte Applicata - Grafica e Fotografia. Dopo aver tenuto corsi di computergrafica presso centri di formazione professionale di tutta Italia, oggi collabora con varie realtà nel campo della comunicazione. Vive e lavora a Bologna. Art director, disegnatore, illustratore, dai primi anni Novanta Dino Buffagni coltiva la sua profonda passione per la pittura, seguendo un lungo percorso di sperimentazione e di ricerca, sviluppando quel suo personale stile in cui trovano posto soggetti ora giocosi ora silenziosi, atmosfere oniriche e magiche, prospettive insolite, soggetti e contesti surreali, con l'idea fissa del volo come filo conduttore ricorrente. Attualmente attivo acnhe in altri campi artistici, come la scultura, l'arte digitale e la videoarte.
Emanuele De Bonis nel 2006 consegue la laurea in Cinema e Televisione presso il D.A.M.S. di Torino ed inizia due anni dopo a lavorare nel settore delle costruzioni scenografiche. Sin da piccolo ha sempre dimostrato un grande interesse verso la cultura dell'assemblaggio e della costruzione di nuovi oggetti ricavati da altri. Fino ad oggi la sua produzione ha posto quindi le proprie radici all'interno dei concetti dello "spazialismo" e del "ready made", cercando di aprire al loro interno nuovi percorsi. Una sorta di poetica del "paracadutismo" dove l'artista sfrutta i concetti istituzionalizzati e quindi protetti per cercare di atterrare dolcemente su terreni ancora da scoprire.
Gianluca Stumpo si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna dove si laurea in pittura nel 2006. Risiede a Bologna e lavora con Galleria Bongiovanni. Un gusto intimistico, che riporta a mente stagioni e tempi passati, pervade le composizioni pittoriche del giovanissimo artista. Un'accentuato realismo di scene, di particolari che puntano più a regalare un lavoro ben fatto, accogliente, che un virtualismo pittorico che potrebbe sfociare anche nell'iperrealismo, viste le sue capacità pittoriche: in tutti lavori di questo artista si avverte una dovuta sensualità, un ricordo per un tempo forse perduto e quasi il desiderio di un racconto di vita quotidiana.
GRELO nel 1991 si diploma al Liceo Artistico di Bologna e nel 2001 e si laurea con il massimo dei voti e lode alla Facoltà d'Architettura di Firenze. Nel 2002 inizia l'attività di architetto parallelamente a quella pittorica. Vive e ha il proprio studio di pittura in Bologna: sue opere sono presenti presso istituti bancari, studi professionali ed in diverse collezioni private italiane e straniere.
Marco Distefano diplomato in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bari nel 2003 con il massimo dei voti e lode, è dal 2004 collaboratore della Bongiovanni Gallerie, Bologna. Attualmente risiede a Bologna.
Filippo Negroni dopo anni di studio come scultore e di sperimentazione su vari materiali quali legno, ferro, marmo e terracotta si dedica a fondere insieme due o più materiali inglobandone uno nell’altro come fossero parte di una stessa essenza: queste sono “le forme metamorfiche”. Dal 2002 sceglie di passare alla pittura sperimentando delle tecniche innovative che escono dalla pittura tradizionale, lavorando tavole di legno con elementi chimici e naturali quali acidi, ossidanti ma anche caffè, birra e spremuta d’arancia. Nell'ultima fase successiva infierisce sull’opera incidendo e bruciando il legno, a lavoro finito restruttura e ricostruisce per riconsolidare la sua opera.
Vincenzo Baldini nasce a Forlì, città dove attualmente vive e lavora. La prima caratteristica che colpisce l’occhio di chi guarda le sue opere è l'estensione, la quantità, la pregnanza, nonché la forza espressiva della materia: cemento, sabbia, colle cementizie, tempere, smalti, tele o legni sono i materiali di un'arte concreta, che non proviene da nessun tentativo di astrarre da oggetti sensibili, fisici o metafisici, ma è basata solo sulla realizzazione e sull'oggettivazione delle intuizioni del pittore, rese immagini.
Mario Minarini, giovane artista toscano, nasce orafo e prosegue tuttora questa a ttività; vive e dipinge a Firenze, città dove è nato nel 1970. Si forma alla Scuola d'Arte di Porta Romana e in seguito alla Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Suoi maestri e consiglieri, Valerio Mirannalti, poi Alessandro Berti.
Antonio Marino nasce nel 1974 a Reggio Calabria dove frequenta il Liceo Artistico e dove nel '92 si iscrive all'Accademia di Belle Arti. Nel 1993 si trasferisce all'Accademia di Belle Arti "Clementina" di Bologna dove completa i suoi studi. Nel 2000 segue il corso "Tecnica dell'affresco"presso l'ente I.I.P.L.E. di Bologna. Dal 2001 è docente abilitato di Arte e Immagine e Disegno e Storia dell'arte. Un lungo drappo rosso avvolge i personaggi che abitano i quadri di Antonio Marino. Personaggi che egli vuole pensare come attori teatrali cui piace nutrirsi del passato per meglio raccontare il presente. Il dialogo tra la ricchezza iconografica della storia dell'arte e alcuni caratteri della società moderna è uno dei motivi conduttori dei suoi dipinti. In essi i colori rivestono un ruolo fondamentale: i rossi cadmio accostati alla foglia d'oro vengono spesso ulteriormente accesi da fondi completamente neri che, partendo dallo studio della percezione visiva, muovono le figure, avvicinandole all'occhio del fruitore.
Dal 27 Novembre al 18 Dicembre 2010
ingresso incluso nel biglietto del museo
Informazioni sull'evento