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Strumento   Jean-Baptiste e Sébasien Erard, Pianoforte a coda, Parigi, 1811
Inventario   B 39399 / B 24404
Rif. Catalogo van der Meer   n. 148 (=pp. 167-168)
Collocazione   Sala 8
Marchio sulla faccia interna del coperchio sopra la tastiera: Par Brevet d'Invention No 49 / Erard Freres, / Facteurs de Forté-Piano & Harpes de L.L.M.M. Impériales & Roijales. / Rue du Mail 13 & 21. à Paris 1811. - Stampa in inchiostro sulla tavola armonica: par Brevet D'invention No 49 / Erard Freres Facteurs de Forte piano et harpes, / de L.L.M.M. Impériales et Royales a Paris 1811.
Sulla leva del tasto Fa6 c'è lateralmente una scritta a matita "Christian No 1", che si riferisce al collaboratore nella fabbrica degli Erard che fece la tastiera.
Materiali: conifera, quercia, mogano, acero, bosso, faggio, tiglio, frassino, ebano, pero, avorio, pergamena, ottone, bronzo dorato, ferro, acciaio, piombo.
La cassa è coperta di sotto interamente da un fondo di conifera, composto d'una parte sotto la tastiera e d'una parte sotto il rimanente dello strumento. Sulla superficie inferiore del fondo sotto la tastiera si trova una cornice con una lista centrale parallela alle fasce lunga e corta - la lista centrale composta di tre travi trasversali -, interamente di quercia. Ci sono, attaccati alla superficie inferiore del fondo, tre ceppi di quercia per l'attacco delle gambe, e un ceppo dello stesso legno per l'attacco della lira.
Le fasce sono applicate lateralmente al fondo con una scannellatura. Hanno un nucleo di quercia e un'impiallacciatura. Quella sulla faccia esterna è composta d'un bordo e d'un campo centrale, entrambi di mogano; quello sul bordo superiore è di mogano; quella sulla faccia interna sopra la tavola armonica è composta d'un bordo superiore di mogano e d'un campo inferiore di acero, questi due elementi separati tra di loro da un filetto di acero e da uno di ebano. Una cornice inferiore di mogano è applicata lateralmente alle fasce e al bordo anteriore del fondo. Un listello davanti alla tastiera ha un nucleo di quercia con un'impiallacciatura di mogano sulle facce anteriore, posteriore e superiore, è attaccato alla cornice inferiore con quattro cerniere di ottone, ed è ribaltabile in basso. Le fiancate della tastiera, al tempo stesso blocchetti laterali, hanno un nucleo di quercia e un'impiallacciatura di mogano sulle facce anteriore, posteriore e superiore.
Ci sono ornamenti in bronzo dorato applicati alle facce esterne delle fasce: alle fasce corta e posteriore una corona d'alloro, al centro della fascia curva una lira con un pavone da entrambi i lati, alle estremità anteriore e posteriore della fascia curva una ghirlanda con due strumenti a fiato, ciascuno con sei fori per le dita. Su entrambe le fiancate della tastiera c'è un ornamento di bronzo dorato in forma di S orizzontale.
Il listello frontale estraibile ha un nucleo di quercia, un'impiallacciatura interna di mogano, una esterna come quella interna delle fasce, e un listello di mogano sul bordo superiore. Il listello frontale ha un chiavistello di ottone da ambedue i lati, col quale può essere fermato nelle fasce. Il listello frontale è attaccato al coperchio sopra la tastiera con quattro cerniere di ottone. Pure il coperchio sopra la tastiera ha un nucleo di quercia, un'impiallacciatura esterna e laterale di mogano, e una interna con un bordo di mogano e un campo centrale di acero. Il bordo e il campo centrale sono separati con una striscia composta di rombi di vari legni. Nel campo centrale di acero si trova l'iscrizione citata sopra. Un listello di quercia con un'impiallacciatura di ebano è attaccato al coperchio sopra la tastiera.
La barra sopra gli smorzatori e i suoi sostegni laterali sono di mogano. La prima è composta di una lista superiore e di due liste laterali.
Il leggio ha una cornice di base di bosso con listelli di mogano. La base è composta di una campitura centrale e di due campiture laterali. Nella campitura centrale si trova il leggio ribaltabile di mogano, in ognuna della campiture laterali un piatto scorrevole dello stesso legno come sostegno per un candelabro.
Il coperchio del pianoforte è di mogano massiccio. La parte principale è attaccata alla fascia lunga con due cerniere di ottone, la ribalta è attaccata alla parte principale con quattro cerniere della stessa lega. In origine una cornice di mogano circondava la parte principale e la ribalta; la cornice ora manca in parte.
Il pianoforte posa su tre gambe cilindriche tornite di mogano, con un manicotto all'estremità superiore e un piede a quella inferiore. Manicotto e piede sono di bronzo dorato.
La lira per i pedali ha una lastra di base di faggio con un'impiallacciatura di mogano. La lira stessa è di mogano massiccio con un ornamento di bronzo dorato in forma di fiore con otto petali. La lira è avvitata mediante un'asta di ferro al ceppo di quercia menzionato sopra.
La tavola armonica è di conifera. C'è una cornice di mogano lungo la fascia lunga e un listello di acero lungo quella corta. Lungo il bordo anteriore si trova la lista-guida superiore di tiglio per gli smorzatori da Fa0 a Fa5, continuata come un semplice listello di mogano tra Fa5 e Fa6.
Il somiere è di faggio con un'impiallacciatura di acero sulle superfici superiore e inferiore. Immediatamente dietro il listello frontale un ceppo di acero con una superficie obliqua, declinante dal davanti all'indietro, è sovrapposto al somiere. In tale ceppo sono inserite le caviglie. Ci sono tre corde per ogni nota. Le caviglie sono disposte in tre file diritte. Dietro il listello frontale, una lastra di acciaio è avvitata alla faccia anteriore del somiere.
La barriera è di quercia. Il bordo superiore ha sei ritagli quadrati a mo' di merli. Nella base c'è un'incisione da entrambi i lati per far entrare le continuazioni delle liste laterali del telaio della tastiera, per fermare quest'ultima.
Ci sono cinque distanziatori tra il somiere e la barriera: tra Sol1 e Sol#1, Fa#2 e Sol2, Fa3 e Fa#3, Mi4 e Fa4 e tra Mib5 e Mi5.
Il ponticello sulla tavola armonica è di faggio. C'è una divisione del ponticello tra Sol#1 e La1, implicante un salto nella lunghezza vibrante delle corde di ottone (sino a Sol#1) e di quelle di acciaio (da La1). Tutte le corde hanno due punte sul ponticello.
Sul somiere ci sono agrafe di ottone invece d'un ponticello. Anche qui c'è un salto nella misura delle corde tra Sol# e La1.
È difficile stabilire i legni del listello d'attacco delle corde. Sembra che la parte lungo la fascia posteriore sia di frassino, e che quella lungo la fascia curva sia in parte di mogano, in parte di acero. Sono attaccate lungo la fascia posteriore le corde da Fa0 a Sol1.
Ambito della tastiera Fa0-Fa6 (73 tasti).
Il telaio è di quercia. Dentro la cornice si trova la traversa, parallela alle liste anteriore e posteriore e smussata ai due lati lunghi; tra questa e la lista posteriore ci sono due liste parallele alle liste laterali.
Le leve dei tasti sono di tiglio con una numerazione da 1 a 73; ognuna delle leve ha 4 o 3 zavorre di piombo.
Le coperte dei tasti diatonici sono di avorio, i frontalini sono di acero modanati a scalino. Le coperte dei tasti cromatici sono di ebano.
I tasti sono guidati con perni anteriori nei bracci anteriori delle leve dei tasti.
La meccanica è la prima di Erard con doppio scappamento (a staffa). Il braccio posteriore della leva d'un tasto è innestato in una leva intermedia di acero. La leva intermedia è montata in una capsula di ottone sotto la lista traversa, su cui posano i martelletti (si veda sotto), e ha una copertura di piombo all'estremità posteriore. Le leve intermedie dei tasti posano sulla lista posteriore del telaio. Attaccata a questa ultima è una lista verticale di quercia con una lista orizzontale di tiglio. Quest'ultima delimita la corsa delle leve intermedie dei tasti. Lo scopo della leva intermedia sarebbe di aumentare la forza con cui il martelletto percuote la corda senza aumentare la caduta anteriore del tasto.
L'estremità anteriore della leva intermedia è diretta in senso verticale: qui è montata una capsula di ottone per il montaggio dell'asticciola dello scappamento di bosso con un'estremità superiore biforcata di ottone con due staffe, pure di ottone. C'è un perno di ferro con filetto attraverso l'asticciola dello scappamento; sul perno sono montati due dischetti di bosso con guarnizione, uno sul lato anteriore dell'asticciola dello scappamento, e uno tra questa e l'estremità verticale della leva intermedia. Con questa disposizione è possibile regolare lo scappamento. Tra l'asticciola dello scappamento e l'estremità verticale della leva intermedia c'è una molla di ottone.
Il telaio dei martelletti è composto di due pareti laterali di faggio, tra cui si trova il pancone di quercia. Sul bordo anteriore del pancone ogni martelletto è montato in una capsula di ottone. I martelletti posano su una guarnizione sul pancone.
Ognuno dei martelletti è composto di un gambo di pero, una testa con un nucleo dello stesso legno e una coda di acero. Quest'ultima consta d'un disco, con cui il martelletto è montato nella capsula, e un prolungamento modanato, dove ingranano le staffe dell'asticciola dello scappamento. Con tale dispositivo il martelletto non ricade subito al punto di partenza, ma ne rimane un poco sopra, e così si trova pronto per una ripetizione rapida della nota. I nuclei dei martelletti hanno una copertura tra quattro strisce (nei bassi) e una striscia (nei soprani) di cuoio bianco, con una striscia di cuoio marrone all'esterno.
Gli smorzatori sono essenzialmente salterelli di pero, con uno scalino all'estremità inferiore, e tre strisce di cuoio con quattro strisce di feltro a quella superiore. Il feltro posa sugli ordini delle corde. Ci sono smorzatori solo da Fa0 a Fa5, sicché la numerazione va da 1 a 61.
Su ogni leva intermedia del tasto c'è un sollevatore di tiglio che alza una leva intermedia dello smorzatore. La leva intermedia dello smorzatore è di tiglio ed è montato con una cerniera di pergamena tra la lista di tiglio delimitante la corsa delle leve intermedie dei tasti (si veda sopra) e un listello di faggio incollato sulla superficie superiore della suddetta lista di tiglio. Quando si deprime il braccio anteriore del tasto, vengono alzati il braccio posteriore del tasto e della leva intermedia del tasto, il sollevatore e la leva intermedia dello smorzatore e così lo smorzatore stesso.
Gli smorzatori posano con lo scalino su un listello di faggio attaccato alla lista anteriore di supporto della tavola armonica. Gli smorzatori sono guidati con una lista-guida inferiore con pareti laterali di tiglio e separatori di pero, pure attaccata alla lista anteriore di supporto della tavola armonica, e una lista-guida superiore di tiglio con una copertura di cuoio, attaccata al bordo anteriore della tavola armonica.
Nella lira ci sono cinque bacchette di ottone che danno l'impressione delle "corde" della lira. Sotto la lira ci sono due pedali di ottone.
Il pedale sinistro aziona la seconda bacchetta da sinistra, la quale realizza lo spostamento del telaio della tastiera coi tasti e con la meccanica a destra sì che i martelletti percuotano solo una corda dell'ordine delle corde (registro "una corda"). Dopo lo spostamento una molla di acciaio sulla faccia interna della fascia corta spinge il telaio della tastiera coi tasti e con la meccanica nella posizione originale.
Il pedale destro aziona la seconda bacchetta da destra, la quale realizza il rialzamento del listello di faggio, su cui posano gli smorzatori con gli scalini, e così gli smorzatori (registro "forte"). Dopo l'azionamento del pedale destro il listello con gli smorzatori ricade nella posizione originale. Ci sono guarnizioni di cuoio nelle leve intermedie dei tasti, dove cingono le estremità posteriori delle leve dei tasti; sulla lista delimitante la corsa delle leve intermedie dei tasti; sui dischetti di bosso sui lati anteriori delle asticciole dello scappamento e tra queste e le estremità verticali delle leve intermedie dei tasti (ogni dischetto due strisce di cuoio); sui prolungamenti delle code dei martelletti, dove ingranano le staffe delle asticciole dello scappamento; sui sollevatori e le leve intermedie degli smorzatori; sul listello, su cui posano gli smorzatori; sulla lista-guida superiore degli smorzatori. Come s'è già detto, le teste dei martelletti sono coperte di strisce di cuoio.
Ci sono guarnizioni di feltro sulle liste anteriore e posteriore del telaio della tastiera (sulla lista anteriore dove la toccano le leve dei tasti quando vengono premuti; su quella posteriore, dove posano le leve intermedie dei tasti); sul pancone, dove posano i martelletti; attraverso le parti delle corde tra il ponticello sulla tavola armonica e il listello d'attacco; sul listello d'attacco. Come s'è già detto, gli smorzatori hanno una guarnizione di cuoio e feltro.
Misure: lunghezza della fascia lunga 1976; lunghezza della fascia corta 496; lunghezza della fascia posteriore 336; larghezza della cassa 1096; altezza della cassa senza coperchio 263; altezza della cassa con coperchio 274; altezza totale 873; spessore della fascia lunga 27; spessore della fascia corta 25; spessore delle fasce lunga e corta accanto al somiere 40; spessore della fascia posteriore 24; spessore della fascia curva 22; larghezza della tastiera 1001; larghezza di tre ottave (Stichmass) 488; lunghezza delle coperte dei tasti diatonici 135; lunghezza delle coperte dei tasti cromatici 90; lunghezza vibrante delle corde: Fa1 1625, Do1 1533, Sol#1 1068, La1 1285, Do2 1086, Do3 556, Do4 276, Do5 141, Do6 68, Fa6 54.
Cenno biografico: si veda inv. M.C.P. 39386 (scheda 137) del Museo Civico Medievale.
Note: Nei registri Erard al n. 49: "pour le Palais Imperiale à Florence le 26 mars 1812". Il Palazzo dal 1807 fu oggetto di ampliamenti fatti eseguire da Elisa Bonaparte, moglie del principe Felice Baciocchi, che, dopo la morte della consorte, si stabilì a Bologna nel palazzo Ranuzzi. 
Riferimenti bibliografici