Strumento | Vincenzo Magazari?, Corno inglese (3 chiavi), Bologna, primo quarto sec. XIX | ||
Inventario | 2807 | ||
Rif. Catalogo van der Meer | n. 046 (=pp. 54-55) | ||
Collocazione | Sala 7 | ||
Marchio nel cuoio sul pezzo superiore tra i fori I e II, e sul pezzo inferiore tra i fori IV e V: stella a 6 punte / MAGAZARI / BOLOGNA / fiore a sei petali.
Materiali: acero, cuoio, corno, ottone. |
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In tre pezzi. Il corpo coi fori per le dita, curvato, consta d'un pezzo superiore e di uno inferiore. L'ingresso è rinforzato con un rigonfiamento e con un anello da entrambi i suoi lati. Le estremità superiori del pezzo inferiore e della campana sono tornite a rigonfiamento. La campana ha uno svasamento piriforme e due fori di risonanza. Il pezzo superiore sotto il primo anello e il pezzo inferiore, a parte un anello di corno intorno al rigonfiamento all'estremità superiore, sono coperti di cuoio. Anelli di corno si trovano all'ingresso, e inoltre, come s'è già detto, all'estremità superiore del pezzo inferiore al rigonfiamento, e infine al rigonfiamento della campana. La campana sotto l'anello è verniciata scura. Il foro III è duplicato. Non ci sono perforazioni oblique.
Chiavi: Mib e Do# chiuse, Do aperta. Le chiavi sono di ottone. I piattini sono ottagonali (rettangolari con gli angoli smussati), piatti e hanno una guarnizione di cuoio. Il piattino di Mib è fatto in un solo pezzo con la leva, quello di Do# è saldato alla leva. Le palette sono curvate. Quella di Do# si trova al di sopra di quella di Do, sicché, aprendo il Do#, il Do viene chiuso automaticamente. I supporti sono in blocchetti ricavati dal legno del tubo, avanzi di due anelli. Le molle di ottone sono ribadite alla paletta. Il cannello di ottone per l'ancia è originale. |
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Misure: lunghezza totale 763; lunghezza della campana 150; distanza tra l'ingresso e I 189, II 233, III 269, IV 369, V 412, VI 452, ch Mib 522, ch Do 576, ch Do# 604, i fori di risonanza 662; cannello per l'ancia lunghezza 84, diametro 3,24,7.
Altre misure approssimative: lunghezza del pezzo superiore 300; lunghezza del tenone del pezzo superiore 29; lunghezza del pezzo inferiore 307; lunghezza del tenone del pezzo inferiore 28; diametro esterno degli anelli del pezzo superiore 27,9/31,2, del rigonfiamento del pezzo superiore 36,3, del pezzo superiore sotto il rigonfiamento e gli anelli 26-26,7, del tenone del pezzo superiore 17,6, del rigonfiamento del pezzo inferiore 35,1, del pezzo inferiore sotto il rigonfiamento 28,2-31,1, del tenone del pezzo inferiore 22,2, del rigonfiamento della campana 38, ai fori di risonanza 33,2, al punto più largo della campana 73,1, all'uscita 53,2; diametro della cameratura all'ingresso 7,8, al punto più stretto 6, nel tenone del pezzo superiore 9,9, nel tenone del pezzo inferiore 16, al punto più largo della campana 67, all'uscita 31,5; diametro I 3,1 (8,7), II 3,2 (9,1), III 3/3 (9,4), IV 4,9 (10,4), V 4,9 (11,3), VI 4 (12,1). Fondamentale: Fa2 (Do3 in Fa) con corista di La3 = 415 Hz. Cenno biografico: data la presenza della chiave Do#, supponiamo che lo strumento risalga al primo quarto del secolo XIX, e con ogni probabilità dopo la cessazione dell'attività bolognese di Ermenegildo Magazari. Per questa ragione riteniamo che questo corno inglese provenga dalla bottega del fratello minore, Vincenzo Magazari. Questi nacque a Bologna nel 1776, fu prima fabbro, poi tornitore e infine "fabbricatore d'istromenti". Dal 1800 al 1808 abitò in strada Castiglione 406, quindi fu vicino di casa del fratello maggiore. La data della morte di Vincenzo Magazari è sconosciuta, ma negli anni 1825-26 Luigi Magazari, figlio di Vincenzo, studiò contrabbasso al Liceo Musicale, sicché è da supporre che all'epoca vivesse e lavorasse ancora Vincenzo (Bernardini 1987-88). |
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Riferimenti bibliografici | |||
Documenti Relazione di restauro (R. Weber, 1989) |