Il Museo conserva un patrimonio articolato e composito di strumenti scientifici, macchine utensili, apparati di laboratorio, strutture per la produzione, modelli di apparati produttivi di provenienza diversificata che vanno dall’inizio del XIX secolo ai nostri giorni.
Nel suo insieme le collezioni conservate documentano con continuità l’aggiornamento tecnologico del territorio dall’inizio dell’Ottocento, quando Bologna era una città che sostanzialmente utilizzava energia idraulica per le proprie attività produttive e stentava ad introdurre le novità della prima rivoluzione industriale, sino alla quarta rivoluzione industriale basata sull’automazione e sul digitale.
In questo percorso particolare rilevanza assume il nucleo della documentazione storica dell’Istituzione Aldini Valeriani che dalla sua nascita (1842) sino ai nostri giorni ha fatto da ponte tra le innovazioni tecnologiche nei processi produttivi e la formazione professionale, aggiornando con continuità i propri laboratori.
Da questo continuo aggiornamento nasce il nucleo storico delle collezioni del Museo a cui si aggiungono i nuclei dei prototipi delle macchine per automazione, della produzione motociclistica del territorio, gli exhibits e le maquettes che documentano l’antica città dell’acqua e della seta, frutto delle ricerche e degli approfondimenti sullo sviluppo industriale del territorio promosse dal Museo.
Gli oggetti della collezione sono stati schedati e sono reperibili nella banca dati dell'IBC Emilia-Romagna.