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La sezione è collocata all'interno della galleria del forno Hoffmann dove modelli, macchine, strumentazioni tecnico-scientifiche provenienti dalle collezioni Aldini Valeriani, la più antica scuola tecnica della città, offrono un percorso originale lungo le principali tappe tecnologiche della Rivoluzione Industriale a Bologna, documentando i profondi legami con il suo sviluppo industriale tra XIX e inizio XX secolo.
Alla fine del secolo XVIII a Bologna il crollo irreversibile del setificio aprì una crisi profonda di deindustrializzazione. Per risollevare le sorti della città alcuni intellettuali e personalità del mondo economico e della produzione cercarono di introdurre innovazioni in accordo con i mutamenti locali e internazionali. Tra questi si distinsero Luigi Valeriani (1758-1828), docente di economia pubblica all'Università di Bologna, e Giovanni Aldini (1762-1834), fisico sperimentale dell'Università di Bologna e nipote di Luigi Galvani. Nei loro testamenti affidarono al Comune di Bologna risorse ed indicazioni per avviare corsi di istruzione tecnica, ritenendo essere questo il mezzo più efficace per aggiornare maestranze e sistemi di produzione alla nuova realtà industriale.
L'Istituzione Aldini Valeriani che l'Amministrazione Comunale costituì, aprì la strada verso forme di insegnamento destinate a segnare profondamente la moderna industrializzazione della città.
All'interno di questa sezione espositiva è possibile osservare l'evoluzione delle metodologie didattiche attuate nell'Istituto parallelamente all'ammodernamento urbanistico e al progressivo sviluppo economico della città con la nascita delle prime aziende meccaniche come la Calzoni, la De Morsier, le Officine Meccaniche di Castel Maggiore.