Il Museo civico del Risorgimento di Bologna per l'80° anniversario della Liberazione
In occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione il Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna presenta quattro iniziative.
Sul portale Storia e Memoria di Bologna, fonte documentale di primaria importanza per la ricerca storica e l’approfondimento sulle vicende della Resistenza nel territorio di Bologna, è disponibile la digitalizzazione con trascrizione del diario del civile Guerrino Fiorini, prelevato da casa e impiegato in un campo di lavoro coatto in Germania. Il taccuino, intitolato La mia vita dal 7 ottobre in poi, contiene la cronaca dettagliata del rastrellamento a Bologna nell’ottobre 1944, del trasferimento verso Berlino e dei primi mesi di internamento per lo sfruttamento del lavoro forzato. Consulta il Diario in versione digitale originale, oppure nella versione trascritta in formato testo.
La seconda iniziativa riguarda la recente acquisizione per donazione del fondo Luigi Amadei, un piccolo nucleo documentario composto da un centinaio di carte relativo alla strage di Marzabotto, con particolare riferimento ai fatti avvenuti nella frazione di Salvaro. Il fondo è ora inventariato e consultabile presso la Biblioteca del Museo, orari e servizi per accedere sono disponibili qui.
Infine, il museo ha partecipato alla realizzazione dell’itinerario digitale 1945-2025 Monumenti e tombe raccontano la Liberazione, un progetto del Gruppo di Lavoro di Valorizzazione storico-artistico e turistica dei cimiteri pubblici italiani di Utilitalia SEFIT per mettere in evidenza i monumenti e le tombe che raccontano la Liberazione dentro e fuori le mura dei cimiteri. Per l’area bolognese sono cinque le tappe segnalate:
- Monumento Ossario ai caduti partigiani nel Cimitero Monumentale della Certosa voluto da Giuseppe Dozza, il sindaco della liberazione di Bologna;
- Monumento alle Cadute partigiane nel Parco di Villa Spada, che ricorda le 128 donne partigiane della provincia di Bologna cadute nel corso della lotta di Liberazione;
- Memoriale della Shoah, inaugurato nel 2016 nella nuova piazza realizzata tra via Carracci e il ponte Matteotti;
- le 15 pietre d’inciampo collocate in vari punti della città per tenere viva la memoria delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti