Alfonso Savini (Bologna, 1838 - ivi, 1908), Tentazioni. (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915 | Proroghe e novità
Proroghe e importanti novità per l’ampia rassegna espositiva dedicata alla pittura felsinea dall'età napoleonica all'inizio della Grande Guerra, ideata e coordinata dal Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari, che coinvolge 18 sedi pubbliche e private tra Bologna, Crespellano e San Giovanni in Persiceto.
- Prevista in chiusura il 15 giugno, viene prorogata fino al 6 luglio la mostra Lo sviluppo del talento, a cura di Dante Mazza, nella sede della Fondazione Collegio Artistico Venturoli.
- Dal 30 giugno viene prorogata fino al 7 luglio 2024 l’apertura delle due sezioni Figure e paesaggi dell'Ottocento alle Collezioni Comunali d'Arte, a cura di Isabella Stancari, e La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari, visibili rispettivamente alle Collezioni Comunali d’Arte e al Museo civico del Risorgimento.
- Prolungata ulteriormente fino al 28 luglio 2024 la mostra Da Felice Giani a Luigi Serra. L'Ottocento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in collaborazione con Genus Bononiae e curata da Angelo Mazza, presso Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni.
- Aperta, invece, fino al 9 settembre 2024 la personale Mario De Maria detto “Marius Pictor” (1852 - 1924). Ombra cara, a cura di Francesca Sinigaglia, che il Museo Ottocento Bologna promuove in occasione del centenario della morte del pittore.
Per le restanti sedi rimangono validi i rispettivi periodi di apertura comunicati in precedenza e consultabili sul sito web www.museibologna.it/risorgimento.
Nuove scoperte
L’impulso della ricerca storico artistica per una riconsiderazione di questa stagione di grande rinnovamento artistico a Bologna non si è esaurito con la pubblicazione del volume e l’organizzazione del progetto espositivo diffuso ma ha portato nuovi recenti frutti.
Grazie al lavoro di promozione e diffusione della conoscenza del patrimonio pittorico ottocentesco locale e alle numerose iniziative collaterali ad esso dedicate, sono state rinvenute altre tre opere documentate nel Fondo Belluzzi, la cui collocazione risultava sconosciuta fino a pochi mesi fa. I ritrovamenti sono stati resi possibili grazie alla consultazione del portale Storia e Memoria di Bologna dove è disponibile la riproduzione digitale dell’intero Fondo.
La prima opera rintracciata è La fuga di Angelica, realizzata nel 1858 da Gaetano Belvederi (Bologna, 1821 - ivi, 1872). Emerso sul mercato antiquario come dipinto anonimo di “scuola lombarda del XVIII secolo”, il lavoro è stato correttamente attribuito da Roberto Martorelli che ne ha consentito l’acquisto per una collezione privata bolognese. Il ritrovamento e la pulizia dalle vernici ingiallite hanno rilevato un dipinto affine alla pittura romantica francese contemporanea, testimoniando una tecnica fatta di getto, poco interessata alla cura del dettaglio. L’opera è ora visibile nell’allestimento della mostra al Museo civico del Risorgimento. Una pillola video è disponibile sul canale YouTube Storia e Memoria di Bologna.
La seconda opera è stata rintracciata dallo stesso proprietario bolognese che l’ha acquistata. Si tratta di Tentazioni, dipinta negli anni ‘80 dell’Ottocento da Alfonso Savini (Bologna, 1838 - ivi, 1908), emersa sul mercato internazionale e correttamente individuata grazie a un confronto con la foto ottocentesca del Fondo Belluzzi. Il ritrovamento dell’originale ha consentito di rivelarne gli splendidi colori e gli effetti di luce e ombra, tipici di Savini a queste date.
La terza e ultima opera - la tela di grandi dimensioni L'ultima età che prega di Giacomo Lolli (Bologna, 1857 - Renate in Brianza, 1930) - è stata individuata dallo storico dell’arte Antonio Buitoni nella Fabbriceria della Basilica di San Petronio a Bologna. Si tratta di un’acquisizione importante nel catalogo del pittore, di cui sono note pochissime opere.
Grazie all’interesse di Edoardo Battistini della Galleria Fondantico di Bologna, è stato inoltre donato al Museo civico del Risorgimento un disegno di Alfredo Savini (Bologna, 1868 – Verona, 1924) che ritrae il Monumento a Giuseppe Garibaldi collocato in via dell’Indipendenza a Bologna, inaugurato l’8 luglio 1900.
Nuovi strumenti per approfondire i contenuti del progetto:
• sul portale Storia e Memoria di Bologna è scaricabile in formato digitale una pubblicazione che raccoglie le schede scientifiche di due opere esposte in ogni realtà coinvolta.
• sul canale YouTube Storia e Memoria di Bologna è disponibile la playlist di video La pittura a Bologna nel lungo Ottocento: 1796-1915, con interventi di curatori ed esperti di pittura bolognese dell’Ottocento che raccontano opere e artisti in mostra.