Data di pubblicazione: 16-04-2025
Il Museo civico del Risorgimento per l'80° anniversario della Liberazione
In occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione di Bologna e dell'Italia dal nazifascismo il Museo civico del Risorgimento propone quattro iniziative.
- sul portale Storia e Memoria di Bologna è disponibile la digitalizzazione con trascrizione del diario del civile Guerrino Fiorini, prelevato da casa e impiegato in un campo di lavoro coatto in Germania. Il taccuino, intitolato La mia vita dal 7 ottobre in poi, contiene la cronaca dettagliata del rastrellamento a Bologna nell’ottobre 1944, del trasferimento verso Berlino e dei primi mesi di internamento per lo sfruttamento del lavoro forzato
- l'acquisizione per donazione del fondo Luigi Amadei, un piccolo nucleo documentario composto da un centinaio di carte relativo alla strage di Marzabotto, con particolare riferimento ai fatti avvenuti nella frazione di Salvaro. Il fondo è ora inventariato e consultabile presso la Biblioteca del museo (orari e servizi sul sito del museo)
- il museo ha partecipato alla realizzazione dell’itinerario digitale 1945-2025 Monumenti e tombe raccontano la Liberazione, un progetto del Gruppo di Lavoro di Valorizzazione storico-artistico e turistica dei cimiteri pubblici italiani di Utilitalia SEFIT per mettere in evidenza i monumenti e le tombe che raccontano la Liberazione dentro e fuori le mura dei cimiteri. Per l’area bolognese sono cinque le tappe segnalate: il Monumento Ossario ai caduti partigiani nel Cimitero Monumentale della Certosa voluto da Giuseppe Dozza, il sindaco della liberazione di Bologna; il Monumento alle Cadute partigiane nel Parco di Villa Spada, che ricorda le 128 donne partigiane della provincia di Bologna cadute nel corso della lotta di Liberazione; il Memoriale della Shoah, inaugurato nel 2016 nella nuova piazza realizzata tra via Carracci e il ponte Matteotti; le 15 pietre d’inciampo collocate in vari punti della città per tenere viva la memoria delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti e il Memoriale di Sabbiuno, realizzato nel 1974 su progetto del gruppo "Città nuova", autore anche del Monumento alle Cadute partigiane di Villa Spada
- grazie alla collaborazione con il CINECA di Bologna, è stato possibile recuperare e mettere nuovamente online il modello 3D del Monumento Ossario ai caduti partigiani, realizzato nel 2007 e da alcuni anni non più fruibile attraverso le moderne tecnologie web. Il monumento, inaugurato il 31 ottobre 1959, fu voluto da Giuseppe Dozza, il sindaco della liberazione di Bologna, che diede l'incarico a Piero Bottoni (Milano 1903-1973), esponente di spicco del Razionalismo in Italia e vicino alle posizioni di Le Corbusier. Al suo interno sono ricordate cinquecento vittime della lotta di liberazione partigiana in città, che sono parte di un prodigioso database con le biografie di oltre 23.000 antifascisti e partigiani del territorio metropolitano bolognese, pubblicate sul sito Storia e Memoria di Bologna. Questo modello multimediale, attraverso strategie di realtà aumentata e virtuale, offre agli utenti un'interazione immersiva 3D con il complesso architettonico del monumento, arricchendola con approfondimenti storici ed artistici. E' infatti possibile accedere alle biografie, navigando all'interno del modello e cliccando due volte sul nome del caduto. Il modello costituisce il primo di altri recuperi di modelli virtuali che verranno realizzati sempre grazie alla proficua collaborazione con il CINECA.