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La basilica di Bononia

Disegno della basilica civile di Bononia (dis. Elena Cané, copyright Museo Civico Archeologico di Bologna)

Informazioni aggiuntive

Il foro, la piazza principale della città, si estendeva a Bononia a ovest della medievale Piazza Maggiore, nell’area oggi occupata dal lato nord-occidentale del Palazzo Comunale, e a cavallo di via U. Bassi.



Nel punto d’incrocio tra uno dei cardini principali (Via Indipendenza-D’Azeglio) e il decumano massimo (Via Rizzoli-U. Bassi) venne costruito in età imperiale un arco monumentale, come sbarramento al traffico veicolare, così da pedonalizzare tutta l’area forense.



Sul lato meridionale s’innalzava la basilica, uno degli edifici pubblici più importanti del mondo romano, perché spazio funzionalmente alternativo alla piazza. Al suo interno, infatti, al riparo dalle intemperie, si potevano svolgere le attività cui era destinata la piazza scoperta, cioè i processi giudiziari e le transazioni commerciali, ma anche l’incontro dei cittadini in assemblea. Qui avevano sede anche gli uffici amministrativi della città.


La forma architettonica e le dimensioni della basilica romana conobbero numerose varianti e subirono diversi cambiamenti nel tempo: la tipologia più diffusa fu a pianta rettangolare, suddivisa in tre navate da colonne che reggevano la copertura, talvolta disposte su due piani. Così la descrive anche Vitruvio verso la fine del I sec. a.C.


La basilica civile e giudiziaria, rinvenuta sotto la biblioteca di Sala Borsa i cui resti sono tuttora visibili, è un edificio di forma rettangolare diviso in tre navate di cui la centrale di maggiore ampiezza. Venne abbellita e rinnovata più volte: in età augustea e nel II e III sec d.C.

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