Musei Civici d'Arte Antica

Candeliere in ottone fuso, inciso e incrostato in oro e argento; XIII-XIV secolo

Informazioni aggiuntive

Questo candeliere in metallo è uno stupendo compendio dell’arte della lavorazione islamica dei metalli della fine del Duecento, uno dei momenti di grande fioritura artistica musulmana, soprattutto nella regione mesopotamica settentrionale, la cosiddetta Jazira. Candelieri in metallo di questa forma (corpo tronco conico e portacandela dapprima cilindrico e poi rastremato e quindi svasato), sono piuttosto popolari. Le rappresentazioni su questo candeliere obbediscono alla logica di non lasciare alcuna superficie priva di ornato. La banda inferiore del corpo, ad esempio, mostra piccoli medaglioni con “Z” ruotanti, intervallate a sfingi ed elementi a losanga con il motivo del nodo intrecciato senza fine. La parte centrale del corpo (concava) ha grandi medaglioni circolari con cavalieri cacciatori (stupenda è la rappresentazione del cavaliere che affronta un poderoso drago annodato su uno sfondo di arabeschi e motivi floreali con un uccello in volo), e tre bande orizzontali più o meno di uguale altezza con circoletti a “Z” ruotanti e medaglioni con segni zodiacali, figurazioni dei mesi dell’anno (9), e altre rappresentazioni di musici, danzatori e libagioni. Negli spazi di risulta vi sono anche caratteristici motivi a “T” o svastica. Notevole è anche la decorazione, sempre a medaglioni, della parte piatta su cui si innesta il portacandele che nella sezione superiore mostra medaglioni con figure in festa e anche l’unica iscrizione sull’oggetto, che recita: “Opera di Shirin ibn Awhad al-Quwwayni”. Il candeliere apparteneva alle Collezioni Universitarie di Bologna.

Provenienza: Iraq, Mosul
Datazione: XIII-XIV secolo
Materiale: Ottone fuso, inciso e incrostato in oro e argento
Dimensione: H. cm. 21; diam. base cm. 19
Numero di inventario: Bologna, Museo Civico Medievale, Inv. n. 2089