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Grande piatto con umbone centrale e tesa baccellata

Grande piatto con umbone centrale e tesa baccellata in ceramica invetriata dipinta a lustro metallico; prima metà del XVI secolo

Informazioni aggiuntive

La produzione valenzana di ceramiche a lustro metallico fu grandemente apprezzata nel Rinascimento italiano, e le importazioni di maioliche iberiche estremamente ricercate, tanto che i pezzi decorati a lustro costituirono uno status symbol ambito dalle corti europee, e ispirarono produzioni emulative nell’Italia Centrale (ad esempio a Deruta). La conferma di questo successo ci è data dal grande piatto da pompa, estremamente ricco e sfarzoso nella decorazione, che al centro dell’umbone reca lo stemma nobiliare mediceo di Papa Leone X (1513-1521), col motto GLO VIS da leggere specularmente SI VOLG[E LA FORTUNA], attribuito al gonfaloniere Giuliano dè Medici. Simili oggetti – di complessa realizzazione tecnica – con umboni a rilievo e tesa baccellata (in specie con motivi radiali intesi a creare l’impressione di un movimento a girandola, nei quali si alternano baccellature a colore pieno, ad arabesco e a reticolo), erano pensati quali complementi di arredo. I due fori per la sospensione praticati sulla tesa (peraltro sfasati rispetto allo stemma nobiliare) documentano quale fosse l’uso previsto. Il centro del grande piatto (quasi uno scudo o rotella) reca una fascia iscritta con la ripetizione del motto VERB[UM], di ascendenza evangelica e una croce (con campitura a reticolo puntinato) e quattro settori di risulta semicircolari anch’essi ornati con motivi decorativi ripetuti di modesta entità. Anche l’esterno è decorato con una rapida e ariosa sequenza di semplici tralci vegetali e stilizzatissime foglie. Al centro del rovescio un motivo radiale abbastanza fitto. Naturalmente opere di questa importanza sono state accuratamente conservate e dunque non sono affatto uniche, ma vi è documentazione di pezzi simili presenti in collezioni italiane ed europee. Il piatto apparteneva alle Collezioni Universitarie di Bologna.

Provenienza: Spagna, Valenza
Datazione: Prima metà del XVI secolo
Materiale: Ceramica invetriata dipinta a lustro metallico
Dimensione: H. cm. 6.3; diam. cm 47.2
Numero di inventario: Bologna, Museo Civico Medievale, Inv. n. 2789

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